ARTICOLI E NOTIZIE SULLA MASSONERIA

giovedì 23 aprile 2009

Introduzione allo studio del luciferismo massonico-parte seconda

3. Massoneria, Massoni (“regolari” e “di frangia”) e luciferi-smo (satanismo gnostico)

Per quanto riguarda i rapporti tra satanismo e massoneria, tra gli studiosi cattolici ci sono coloro che minimizzano (o addirittura negano) l’esistenza di un satanismo o luciferismo massonico ine-rente alla Massoneria tradizionale e ufficiale, la quale, secondo tali studiosi, ripudierebbe l’interesse magico-occultistico che, pertanto, riguarderebbe solo quella che – da massoni stessi – viene definita fringe Masonry, ossia Massoneria/e di frangia, ufficialmente ripudiata dalla Massoneria ufficiale e maggioritaria . Quanto sostengono tali studiosi cattolici corrisponde in sostanza alle dichiarazioni “ufficiali” e “difensive” delle Autorità massoniche o di singoli massoni.
Tra i gruppi contemporanei di magia cerimoniale c’è l’Ordo Templi Orientis Antiqua (OTOA) che è collegato ad altri gruppi gnostici (es. Ecclesia Gnostica Spiritualis). I membri dell’OTOA hanno anche i gradi di una notoria “massoneria di frangia”, l’Antico e Primitivo Rito di Memphis-Misraim, del quale esistono vari tipi e obbedienze. Ho riscontrato che nell’ambiente immondo di magia sessuale (anche omosessuale) dell’OTO e dell’OTOA (e dei gruppi gnostico-massonici collegati) si coltiva un certo interesse per Luci-fero («Luzifer»). Alcuni dignitari gnostici e massoni legati all’OTOA e all’OTO (Ordo Templi Orientis) hanno nel loro nome iniziatico an-che quello di «Lucifero» o «Lucifer» (es. Nevio Viola, Peter R. Kö-nig…). Tra le tematiche dell’XI grado OTOA, vi è anche «Luziferi-scher Gnostizismus» .
Tra le due guerre mondiali, in Germania, era operante la Fra-ternitas Saturni (FS), gruppo di magia satanica e sessuale colle-gato all’OTO (Ordo Templi Orientis) e all’Illuminaten Orden. Il fon-datore della FS, Walter Groesche (1888-1964), in almeno un suo scritto, ha elogiato «Lucifero quale Stella del Mattino, il grande Angelo decaduto, fratello di Cristo» («“Luzifer” als Morgenstern […] ist nicht nur der gefallene grosse Engel Luzifer, sondern auch der Bruder von Christus»). Secondo Groesche, Lucifero è Saturno («Sa-turn»), possessore di scienza («Wissen») e salvezza («Erlösung») .
Tra il 1968 e il 1970, un gruppo di occultisti torinesi, già membri di “massonerie di frangia” (non so a quale Obbedienza o Rito ap-partenessero) e studiosi delle dottrine del mago Giuliano Krem-merz, avevano contattato il satanista Anton Szandor La Vey ed avevano così iniziato (a Torino) una Chiesa di Satana di stampo razionalista, con Messe nere… È un gruppo satanico discreto, tutt’ora attivo, composto da membri della buona borghesia piemontese. Anche la seconda Chiesa di Satana torinese nacque (in quel peri-odo) per l’interessamento di occultisti torinesi che si rivolsero ai lo-ro “colleghi” (o “Fratelli”) francesi che avevano esperienza nei me-desimi ambienti delle “massonerie di frangia” .
Non so se a quegli ambienti “massonici di frangia” (filo-)satanisti, contattati dagli occultisti torinesi, appartenesse anche il massone Robert Ambelain 33° (GOdF?, martinista, Gran Maestro dell’Antico e Primitivo Rito Memphis-Misraim…), il quale era anche Gran Maestro Onorario del Grande Oriente del Brasile , che è una Obbedienza massonica regolare in comunione con la Massoneria regolare in-glese (UGLE). In un suo libro, Ambelain ha sostenuto il significato esoterico della Messa Nera celebrata sulla schiena o sull’addome di una donna nuda… A quelle parti “basse” corrisponderebbe il centro universale di energia della “Donna Cosmica” della Cabala ebraica… Ambelain (1909-1996) si è poi sentito offeso quando è stato accusato di celebrare Messe Nere… . Tuttavia, pur avendo definito le messe nere quali “riti di magia inferiore”, egli ha ogget-tivamente mostrato di apprezzarle, almeno nel loro “significato esoterico”…
Inoltre, secondo Robert Ambelain, l’Hiram massonico (prototipo di ogni Maestro Massone) corrisponde all’«Adamo Kadmon» della Ca-bala ebraica, al «Grande Architetto dell’Universo», al «Demiurgo», all’«Androgino» ermetico, al «Diavolo» dei Tarocchi, a «Lucifero» .
Sul website della Gran Loggia d’Italia del Rito Simbolico Italia-no (RSI), Moreno Neri (GOI e RSI) ha pubblicato una «breve gal-leria di immagini di ordinamenti iniziatici femminili» per rendere «un omaggio» alle donne le quali non possono però partecipare ai Lavori Rituali della Massoneria regolare maschile. In una di quelle immagini ve ne è una tratta da un calendario magico del 1895 in cui si vede… una donna nuda distesa che fa da altare ad una Messa nera (ha un calice sul fondoschiena), attorniata da figure o maschere demoniache tra cui spicca un grande caprone (Satana ovviamente!). Mi sembra che il massone Neri, per quanto cerchi nella didascalia di “disprezzare” i volgari riti satanici, tuttavia pub-blicando quella foto mostra un certo apprezzamento nei loro con-fronti… Strano modo di rendere “omaggio” alle donne iniziatiche-massone-esoteriche… .
Occorre sottolineare che i Maestri Massoni “regolari” e “tradiziona-li”, attraverso la ritualità e il simbolismo massonico “regolare” e “tradi-zionale”, possono scoprire e sviluppare una mistica simpatia per Luci-fero. Per comprendere come possa un massone giungere al luciferi-smo o satanismo gnostico si consideri che l’atmosfera culturale e ri-tuale della Loggia è intrinsecamente permeata dall’illuminismo filoso-fico-iniziatico-esoterico.
Sin dalle origini, la Massoneria moderna (quella nata ufficial-mente nel 1717) presenta i seguenti elementi inscindibili che ne costituiscono il DNA permanente, ancora attuale: soggettivismo religioso, illuminismo, mètadogmatismo (oltrepassamento di dogmi e autorità religiose), ed esoterismo (magia rituale “muratoria” ispi-rata all’alchimia, alla Cabala ebraica…). Attraverso i suoi riti e sim-boli iniziatici, la Loggia Massonica pretende di elevare i suoi adepti (uomini di qualsiasi credo religioso) al di là di ogni differenza dog-matica e al di là di qualsiasi autorità religiosa. Il Rito Massonico pretende di avviare gli uomini in un cammino di perfezione, di porli in contatto con il Sacro (il Grande Architetto dell’Universo) e di ot-tenere su di loro gli effluvi spirituali del Sacro, ciascuno libero di in-tenderLo a proprio piacimento. La ritualità della Massoneria “regolare” e “tradizionale” è intrinsecamente magia, vera magia massonica che pretende di trasmettere la Luce divina. La Luce Massonica è una “luce” iniziatica-occulta, ossia riservata solo a pochi “eletti”, tra-smessa in ritualità “riservate” (o segrete, o esoteriche) inaccessibili ai profani e persino ai Massoni di grado inferiore... Si tratta di una vera “gnosi” esoterica ed elitaria che richiama alla nostra memoria la “gnosi” offerta dal Serpente della Genesi (Lucifero).
In effetti, nella letteratura dei Massoni “regolari” (i cui testi sono apprezzati ancora oggi nel mondo culturale massonico) ho trovato elogi massonici a: Satana/il Diavolo (inteso come simbolo della Ra-gione libera e della Natura, Forza occulta, Angelo ribelle, manifesta-zione del Divino, Essere di luce e sapienza benefica all’uomo…) , a Lucifero (Dio, Angelo o Principio o simbolo di ricerca della “Vera Lu-ce”, Illuminatore della Mente e della Coscienza dell’Uomo, agente di-vino del progresso nella creazione, stato mentale dell’Iniziato…) , al Serpente della Genesi (simbolo iniziatico di progresso, eman-cipazione dell’uomo, manifestazione della Sapienza divina...) . In ogni caso la Legge dell’Equilibrio Universale permette di risolve-re-fondere-unire qualsiasi opposizione o contraddizione (es. be-ne=male e viceversa); ogni termine può rovesciarsi nel suo oppo-sto, per cui, ad esempio, non si distingue più chi sia Satana e chi sia Dio, ecc...
Sin dalle prime Costituzioni massoniche inglesi (1723), è scritto che i Massoni appartengono alla «Religione Universale» la quale è di tipo deista-naturalistico nelle Costituzioni andersoniane del 1723, mentre in quelle del 1813 della UGLE (ancora valide) è più teista. Entrambi i modi di intendere la «Religione universale» mas-sonica sono sostanzialmente intessuti di soggettivismo religioso . Comunque, attraverso i riti e i simboli, Massoneria, Massonerie e Massoni mostrano che la «Religione universale» a cui apparten-gono è una religione di Luce iniziatica e occulta… Ed è ovvio che i Maestri Massoni (e Maestri Venerabili) delle Logge regolari, più esperti di esoterismo, potranno considerare sempre più il loro Dio come un «Dio di Luce» … a cui è possibile dare l’attributo della Stella del Mattino (anch’essa presente nel simbolismo massonico anglosassone) ossia Lucifer…


3.1. Il Maestro Massone (MV-MM) tra Hiram Abif, Re Salomone e Lucifero

Nella Massoneria regolare e tradizionale, alla Cerimonia di Ele-vazione al Terzo Grado di Maestro Massone (Raising Ceremony), il candidato sperimenta un rito iniziatico di morte simbolica. Sin dalle origini del Terzo Grado (1724-1730), la Loggia Massonica è un luogo iniziatico di omicidio rituale-simbolico, «morte simbolica», un vero e proprio sepolcro iniziatico di morte-rinascita. Il candidato è immedesimato nell’architetto Hiram Abif (architetto del tempio di Salomone), muore come lui e come lui è elevato dal sepolcro. Sin dalla metà del secolo XVIII, i rituali anglo-francesi mostrano che i tre maggiori ufficiali di Loggia (MV, 1° e 2° Sorvegliante) rappre-sentano gli Assassini di Hiram. Il Maestro di Loggia o Maestro Ve-nerabile (MV) interpreta il ruolo dell’Assassino principale. Egli deve simbolicamente uccidere il candidato affinché questi divenga Mae-stro. L’omicidio simbolico è elemento indispensabile per il progres-so numerico e qualitativo della Loggia… Per diventare Maestro Massone, per ricevere in pienezza la Luce di Maestro Massone, occorre essere simbolicamente uccisi, messi nel sepolcro, rag-giungere simbolicamente, in spirito, il centro della terra, gli Inferi… Lo stesso MV poi eleva dal sepolcro il nuovo Maestro, novello Hi-ram… Il MV congiunge in sé gli opposti (Luce-Tenebre, Vita-Morte, Bene-Male…) e l’unione degli opposti è un principio fondamentale che l’esoterismo massonico attinge dalle scienze occulte o esote-riche (Cabala ebraica, alchimia, ermetismo… e... satanismo neo-gnostico o neo-cataro che dà culto al Dio di sopra e al Dio di sotto…).
Maestro Hiram (e quindi ogni nuovo Maestro Massone) può rappresentare Dio, il Divino, il Giusto, la Libertà, Cristo… e deve essere necessariamente messo a morte nel Rito Massonico che riattiva il mito di Hiram. Dunque la Raising Ceremony è una sorta di “Messa Nera” sui generis dove Hiram dev’essere ucciso-sacrificato-immolato per il bene stesso della Massoneria. Il nuovo Maestro Massone potrà diventare in futuro Maestro di Loggia (MV), dunque rappresentante del Divino e di Re Salomone e … Assassino Sim-bolico di altri candidati alla Maestrìa massonica. Un delitto simboli-co massonicamente necessario e positivo… .
In senso gnostico, Hiram può rappresentare anche Lucifero uc-ciso e precipitato negli Inferi (Inferno) dai Tre “cattivi” Compagni muratori (simboli della Nostra Santissima Trinità), rappresentati proprio dai 3 Ufficiali di Loggia (le “Tre Luci” di Loggia). In modo ovviamente contraddittorio, nella Loggia Massonica si compie la fusione di tutti gli opposti: bianco e nero del pavimento a scacchi della Loggia, squadra e compasso, Bene-Male, Verità-Errore… La Loggia guidata dal MV attua un continuo passaggio rituale dalle Tenebre alla Luce… una continua Alba iniziatica… Il MV (e tutta la Loggia) porta e trasmette la fiaccola della Luce Massonica, è Por-tatore di Luce, equiparabile alla Stella del Mattino (chiamata anche Lucifero), Stella che brilla all’alba e annunzia la luce del Sole .
Ho personalmente consultato una copia delle Costituzioni del 1784 della Gran Loggia di Londra (Moderns), sul cui frontespizio è raffigurato un Genio (angelo) alato che porta una fiaccola di luce ed ha una fiamma di luce sulla testa. Sul frontespizio leggiamo che si tratta del «Genius of Masonry» che sta per investire il Gran Ma-estro della Massoneria . Quel genio è proprio un Lucifer…
Dagli inizi del secolo XIX, la Stella del Mattino («Lucifer»), che porta pace e salvezza ai massoni, fa esplicitamente parte del sim-bolismo massonico inglese, quale simbolo di Illuminazione e Luce Massonica . Descrivendo un’immagine mitologica, il massone Ar-thur Edward Waite (UGLE) scrive che il Genio portatore della fiac-cola di luce rappresenta la Stella del Mattino ossia Lucifero («the Morning Star or Lucifer») .
Nella Raising Ceremony, il «sepolcro della trasgressione» (bara vera e propria, oppure lenzuolo a forma di sepolcro, simbolo della morte, discesa agli Inferi) è (ritualmente e simbolicamente) il luogo centrale dove avviene la piena “trasformazione” del candidato in Hiram (morte-rinascita) e la trasmissione della Luce massonica. La Loggia dei Maestri Massoni è davvero un sepolcro simbolico che opera o riattiva una totale discesa (ritual-simbolica, ma autentica) nel Regno dei Morti. Il nuovo Maestro Massone riceve la Luce di Maestro solo attraverso la «morte simbolica». La Loggia è in una condizione di semi-oscurità, soltanto la “candela” o “luce” del MV resta accesa… Il MV porta la Luce Massonica nelle Tenebre, nel sepolcro… Il MV deve essere “assassino” simbolico del massone prima di portargli la Luce di Maestro…
Come già notai in un altro mio studio, c’è una oggettiva analogia tra l’Hiram massonico (il mitico eroe a cui è conformato ogni nuovo Maestro Massone) e il Lucifero descritto dal poeta inglese John Mil-ton nel suo The Paradise Lost (sec. XVII). Sin dagli inizi del secolo XIX, il Rituale inglese del Terzo Grado di Maestro Massone, sostan-zialmente identico nelle sue varianti (Emulation, Logic, Stability…), insegna che la Luce di un Maestro Massone è «Oscurità visibile» («Darkness visibile»); si tratta della stessa “Luce” del Lucifero milto-niano precipitato all’Inferno («Darkness visibile»). I concetti di Tene-bra visibile, malinconia, sconfitta, fornace, discesa agli inferi, nella tomba della trasgressione, la splendente Stella del Mattino (detta an-che Lucifero)… accomunano sia il Lucifero miltoniano che il Maestro Massone novello Hiram Abif . Ma già dal comparire della Leggenda massonica di Hiram (inizi secolo XVIII), il Maestro Massone deve di-scendere simbolicamente e ritualmente agli inferi (come Hiram) per trovare la “Luce Massonica” di cui esser poi “portatore” (Lucifer).
Si può, a maggior ragione, stabilire una corrispondenza tra il Maestro Venerabile, il Lucifero miltoniano ed il Lucifero dell’Inferno dantesco. Si tenga ben presente la teoria esoterica e massonica dell’armonia-equilibrio-unione degli opposti la quale permette di spiegare e risolvere ogni contraddizione…
Il Maestro Venerabile e il Gran Maestro, rispettivamente nella Log-gia e nella Gran Loggia, rappresentano Re Salomone. Nella Sacra Scrittura leggiamo (1Re 11,1-8, 33) che il saggio re Salomone si per-vertì a causa delle sue concubine pagane e anche lui diede culto alle divinità dei Cananei, in particolare ad Astarte-Baal (Astarte corrispon-deva alla Ishtar dei Babilonesi, alla Venere-Stella del Mattino dei Ro-mani…) e a Moloch. In genere, il culto cananeo prevedeva anche prostituzione sacra androgina (donne e uomini effeminati), e sacrifici umani di fanciulli… . Inoltre, nella tradizione magica, Re Salomone è considerato esperto di magia ed evocazione demoniaca… .
In effetti, la Massoneria condivide molto l’atteggiamento di Re Salomone filo-cananeo: con la sua larghissima tolleranza religiosa (mètadogmatismo e latitudinarismo), la Massoneria accoglie uomi-ni di qualsiasi fede o credenza religiosa, lasciandoli liberi di inter-pretare il Grande Architetto dell’Universo che viene invocato nei Lavori rituali massonici. La magia della ritualità massonica unisce tutti i massoni nel contatto con il Sacro… Il GADU può ricevere qualsiasi “volto”… anche quello di Baal… o del Diavolo!
Autori massoni interpretano esplicitamente in senso gnostico-luciferiano la leggenda massonica di Hiram. Hiram discende da Tubalcain (che è la Parola di Passo del Terzo Grado di Maestro di Maestro Massone, ritualità inglese) e quindi da Caino, il quale è stato generato dall’unione di Eva con «Eblis» (o «Ebli») «l’Angelo di luce», ossia «Lucifero». Nei Maestri Massoni “rivive” Hiram, dunque i Maestri Massoni sono incorporati spiritualmente alla stir-pe di Lucifero, abitati dallo “Spirito di Luce” per combattere contro la stirpe di Jehovah, il “malvagio” Dio dei dogmi che opprimerebbe la libertà di pensiero e il progresso. Ci sono massoni che in modo implicito o esplicito (e con fierezza) testimoniano questa dottrina esoterica . Si noti che la leggenda secondo cui Caino è il figlio di Eva e dell’Angelo Ribelle, è già contenuta nell’importante testo e-braico-cabalistico dello Zohar (del XIII-XIV secolo) .
Si consideri inoltre che i Maestri Massoni degli Alti Gradi sono maggiormente indotti alla riflessione ed alla pratica esoterica. Al 33° grado, “Hiram Abif” è ancora ritenuto Gran Maestro dei Massoni.
Gli indizi a disposizione mi inducono ragionevolmente ad affer-mare che tali dottrine esoteriche non sono affatto “marginali” tra i Maestri Massoni, ma costituiscono la linfa vitale della Maestrìa Massonica. Hiram rappresenta la Libertà, la Luce oppressa dalle Tenebre e nel corso dei riti della Loggia dei Maestri Massoni, ogni massone può vedere se stesso come novello Lucifero-Hiram, sim-bolo o essere di Luce e Libertà… Hiram (e quindi ogni Maestro Massone) può essere anche simbolo della Forza universale corri-spondente al Mercurio alchemico dunque al Diavolo dei Tarocchi .
Inoltre, sulla scia dell’esoterismo di René Guénon, tra i Maestri Massoni c’è chi insegna la corrispondenza gnostico-ìnfera (ben in-dovinata) tra l’Hiram massonico, il Maestro Massone e il Lucifero dantesco, e dunque la corrispondenza tra la Loggia dei Maestri e il centro dell’Inferno dantesco… . In effetti, il “corpo” del Lucifero dantesco è (all’altezza dell’addome, parte centrale del corpo) con-ficcato al centro della terra (gli Inferi), corrispondente al 9° ed ulti-mo cerchio dell’Inferno. Così, nella ritualità massonica inglese, si dice che il «Centro» è il punto dal quale un Maestro Massone non può errare. Il Centro rappresenta l’unione degli opposti… La Log-gia dei Maestri Massoni è chiamata anche Camera di Mezzo… e nella Raising Ceremony essa è un sepolcro simbolico, gli Inferi, in una condizione di semi-oscurità (o di «Oscurità visibile», «Darkness Visibile»)… Interessante notare che il segno penale al Terzo Grado di Maestro Massone (Emulation Ritual) riguarda proprio l’addome…
Nei rituali massonici di tradizione inglese (da quello Prichard del 1730, fino ai più recenti rituali Emulation… e altri) è spiegato che la Loggia massonica si estende da Est a Ovest, da Nord a Sud, dalla superficie al più alto dei cieli e, in profondità, dalla superficie fino al Centro della Terra… . Dunque l’unione degli opposti: Alto-Basso, Cielo-Inferi… Nella teologia cattolica, gli ìnferi, o profondità (centro) della terra, rappresentano la sede del Diavolo, l’Inferno... .
Nella ritualità, nel simbolismo e nella cultura della Loggia dei Mae-stri Massoni troviamo indizi oggettivi [esoterismo, mètadogmatismo, magia massonica, omicidio-morte-sepolcro simbolici, trasmissione di Luce o Alba iniziatica, il MV o MM quale Portatore di Luce-Lucifer, la Stella del Mattino (Lucifer), la coniunctio oppositorum…] che mostra-no come la Loggia Massonica “regolare e tradizionale” introduca il massone in una cultura oggettivamente gnostico-magica-luciferiana. La stessa Loggia può essere contemporaneamente impegnata in “o-pere filantropiche” e in operazioni esoteriche (ossia magiche). Ov-viamente ci sono logge (anche “regolari”) maggiormente specializzate nel Lavoro rituale iniziatico-esoterico…
Ancora a livello di gnosi esoterica, l’Hiram massonico può esse-re accostato alle teorie catare o neo-catare. I Catari avrebbero considerato se stessi come puri spiriti o angeli decaduti nella ma-teria, dunque, alla stessa stregua di «Lucifero» o Satana («Luzi-fer»). Come il Lucifero (neo)cataro avrebbe costruito o architettato il mondo materiale, così l’Hiram massonico ha architettato il Tem-pio salomonico simbolo dell’Umanità e i Maestri Massoni devono lavorare al Tempio dell’umanità. Come il Lucifero gnostico, precipi-tato agli inferi (oppure disceso nella Materia), attende la Reinte-grazione nel divino (o apocatastasi finale), così anche Hiram at-tende di esser risollevato dal sepolcro della materia-terra e della trasgressione… Come Lucifero così il Maestro Massone (nuovo Hiram) non accetta la verità assoluta e indiscutibile dei “dogmi” del Dio della Rivelazione (“Jahwé”) e né tantomeno l’autorità della dogmatica Chiesa Romana. Ma ovviamente l’Arte Muratoria inse-gna ai Maestri Massoni la congiunzione degli opposti (anche Luce-Tenebre) .
La psicologia di Carl Gustav Jung (impregnata di alchimia eso-terica) trova ammiratori anche tra Maestri Massoni regolari, i quali possono interpretare la «morte simbolica» del Maestro Massone come una necessaria e benefica discesa nel buio degli ìnferi, nell’Inferno (al-chemico), nell’Ombra (che per Jung è il Diavolo)… È una discesa ne-cessaria per la ricongiunzione di tutti gli opposti e per la scoperta di Di-o… Jung insegna la necessità e bontà del Diavolo quale principio im-manente al divino (sia esso inteso come personale o archetipo im-personale). Jung insegna apertamente che nel Divino vi sono tutti gli opposti, anche Cristo-Diavolo! Jung sa bene che la Stella del Mattino è Lucifero-Cristo ed elogia la ribellione di Lucifero come principio di libertà per l’uomo. Tali princìpi non possono sfuggire ai Maestri Massoni che coltivano l’alchimia e il pensiero di Jung… .
Inoltre, in ambienti massonici si parla di «egregoro», energia spirituale prodotta da un’assemblea rituale massonica. Il termine si richiama agli Egregori dell’apocrifo Libro di Enoc: erano gli angeli vigi-lanti sul monte Hermon, ribelli a Dio, poiché si erano uniti alle donne e avevano loro insegnato l’alchimia . La conoscenza dell’alchimia, come arte di auto-rigenerazione, è fondamentale per l’esatta com-prensione dei rituali massonici.
I Maestri Massoni “regolari” possono facilmente conoscere e amare il pensiero esoterico di quegli autori che hanno elogiato apertamente Lucifero (es. Elifas Levi, Blavatsky, Steiner, Heindel, Jung…).
Il MV siede in Loggia tra il simbolo del Sole e quello della Luna. Ciò ricorda il Mercurio alchemico figlio del Sole e della Luna. La Loggia è come un corpo umano e il trono del MV corrisponde alla testa. Il Sole e la Luna sono gli occhi e il MV, al centro (nel suo ruolo di Astro dispensatore di Luce Massonica e di conciliatore di tutti gli opposti), può corrispondere al 3° occhio di Shiva, il dio in-duista (o manifestazione di Brahma), che unisce in sè gli opposti (Shiva è androgino, distrugge e rigenera...) . In effetti al di sopra del trono del Maestro Venerabile c’è il Delta (triangolo equilatero) luminoso che reca al centro un occhio aperto… sempre vigilante (come gli Egregori?).
Interessante notare che l’esoterista e massone René Guénon ha sottolineato più volte il parallelismo tra il 3° occhio di Shiva (l’occhio frontale che rappresenta «il senso dell’eternità»), e la Pietra che, secondo una versione della leggenda del Graal, si sarebbe staccata dalla fronte di «Lucifero» al momento della sua caduta dal cielo. Lucifero ha perduto il suo stato primordiale, rappresentato da quella pietra (uno smeraldo) la quale è una delle possibili origini (gnostiche) del cosiddetto Santo Graal (la presunta coppa usata da Gesù nell’Ultima Cena). L’uomo deve esser reintegrato nel suo «stato primordiale» (l’esoterico Graal), ben significato dal 3° occhio di Shiva, che lo Yoga-Kundalini vuol aprire nell’iniziato. Per giunge-re a tale restaurazione (il 3° occhio frontale di Shiva) occorre risve-gliare l’energia-Serpente (Kundalini) posta nel Luz, ossia nell’osso d’immortalità che è sito all’estremità della colonna vertebrale dell’uomo (presso la zona anale). Nella zona inferiore del corpo u-mano, nel Luz, risiede Kundalini e ciò (secondo l’esoterismo guéno-niano-induista) è conseguenza dello stato decaduto dell’uomo .
L’iniziato che risveglia la Kundalini e raggiunge l’identità con Brahma (apertura del 3° occhio frontale) dunque sarebbe, come Shiva, signore degli opposti, avrebbe raggiunto la piena conoscenza o illuminazione e perciò sarebbe un altro Lucifero...
Logico dedurre, che nell’ambiente massonico-esoterico, è pos-sibile l’equazione :
Pietra angolare (alchemico-massonica) =Graal=Stato Primor-diale=3° occhio di Shiva=Pietra di Lucifero...
Dunque, analizzando le dottrine esoteriche proposte da Guè-non, il programma ascetico-spirituale dell’iniziato massone (e Ma-estro Massone) sarebbe, logicamente:
Reintegrazione nello stato primordiale=dal Luz al 3° occhio di Shiva=ridiventare un Lucifero...
Di recente, il massone Luigi Pruneti 33° [GLDI] ha riproposto le suddette tesi guénoniane (induistiche e gnostiche): Graal=Pietra fron-tale di «Lucifero»=3° occhio di Shiva... . Pruneti afferma che l’occhio nel triangolo massonico (al di sopra del seggio del MV di Loggia) rappresenta il 3° occhio, quello dell’eternità e, citando an-che su questo punto il Guénon, Pruneti lascia intendere che si trat-ti pertanto dell’occhio di Shiva, dunque il Graal di Lucifero…
È interessante notare una somiglianza tra il decaduto Lucifero graalico che perde la Pietra (Graal) frontale (simbolo di Conoscen-za o Stato Primordiale) e il Maestro Massone che simbolicamente cade negli inferi dopo aver ricevuto simbolicamente dal Maestro Venerabile il terzo e ultimo colpo (quello mortale) sulla fronte... Ec-co un’altra analogia esoterica: la Parola di Maestro Massone che è stata Perduta con la Morte di Hiram (colpito mortalmente sulla fronte e disceso agli ìnferi), corrisponde al Graal ossia alla Pietra frontale (o della Corona-Kether) perduta da Lucifero precipitato dal Cielo agli ìnferi. Curioso osservare che al 3° grado (rito inglese), prima della riattivazione del mito hiramitico, è detto al candidato che mediante il Lavoro rituale massonico, egli ha ammirato lo svi-luppo della facoltà intellettuale fino al Trono di Dio (Cielo)… Poi segue il racconto della leggenda di Hiram e quindi la morte simbo-lica del candidato (discesa agli inferi)… Dunque dal Cielo… agli Inferi. Anche i Quadri di Loggia del Rito inglese (Emulation) inse-gnano al massone la realtà della discesa. Nel Quadro di Loggia del 1° grado si vede il pavimento della Loggia e il Cielo con il Sole, la Luna e la Stella Fiammeggiante. Ma al Terzo Grado, il Quadro di Loggia contiene simboli di morte: tomba o bara, teschio, ossa… Dal Cielo alla Terra e sottoterra… Il massone comincia a proten-dersi o elevarsi verso il Cielo, verso il Trono di Dio, e poi finisce simbolicamente agli inferi…
È interessante notare che le grandi assemblee massoniche londinesi (almeno fino al 1768) si tenevano ad una taverna chia-mata “The Devil’s Tavern”, luogo in cui, peraltro si riuniva una ce-lebre società libertina e infernale, nota col nome «The Hell-Fire Club» (Club del Fuoco Infernale) . La “The Devil’s Tavern” in questione non era semplicemente una taverna, bensì era anche una loggia massonica costituita nell’aprile del 1722 .
Nel 1738, proprio alla The Devil’s Tavern, la Gran Loggia di Londra approva il nuovo libro delle Costituzioni massoniche di Ja-mes Anderson lo stesso autore delle Costituzioni del 1723 . In appendice al nuovo testo legislativo massonico è pubblicato l’opuscolo “A Defence of Masonry”, in cui l’anonimo autore vuol di-fendere la Massoneria affermandone l’antichità e la somiglianza dei suoi riti e principi con quelli degli antichi misteri egiziani (Arpo-crate, Iside), dei Pitagorici, dei Cabalisti ebrei e dei Druidi .
Subito dopo questo opuscolo, le nuove Costituzioni della Gran Loggia londinese riportano la lettera di un massone – Brother Eu-clid – il quale scrive che nelle epoche precedenti come in quella attuale (al suo scritto), gente ignorante e maliziosa ha accusato i Massoni («Free Masons») di invocare nelle loro logge il Diavolo in un cerchio («[…] the Free Masons in their Lodges raise the Devil in a Circle […]») .
Osservo che il verbo inglese «raise» (traducibile in: «elevare», ma anche «evocare») usato nel brano sopraccitato, richiama alla mia memoria la Cerimonia di Elevazione al Terzo Grado di Mae-stro Massone che, almeno dagli inizi del secolo XIX, prende il no-me di Raising Ceremony o Ceremony of Raising. Già nel primo ri-tuale massonico stampato contenente il Terzo Grado, tra le varie domande poste al candidato, si chiede anche come fu elevato (dal sepolcro) il cadavere di Hiram: «How was Hiram rais’d?» . A questo punto è ovvio chiedersi se le accuse (rivolte ai Massoni in-glesi del primo Settecento) di “evocare” o “elevare” («to raise») il Diavolo in un cerchio, non fossero riferite alla elevazione di Hi-ram e quindi del nuovo Maestro Massone! E poi il riferimento al cerchio, in cui i Massoni evocherebbero il Diavolo… non richiama forse il moderno simbolismo massonico del Centro dal quale un Maestro Massone non può errare (es.: cf. Emulation Ritual)?
La Raising Ceremony ha davvero un carattere tenebroso; nulla di strano di strano se, già nel 1730, agli occhi dei profani (e anche dei massoni?) fosse nota la equazione Hiram=il Diavolo. Curioso osservare che, in seguito, tale identificazione, in modo più o meno esplicito è stata affermata proprio da Massoni!
È interessante notare il caso di sir Francis Dashwood (1708-1781), uomo politico, massone inglese e fondatore di una società libertina chiamata Società di San Francesco, dedita (nonostante il nome) al «satanismo» di stampo ludico, razionalista e anticlerica-le , o per meglio dire, ad un vero e proprio porno-satanismo. Quello di sir Dashwood non è certo il primo caso di un massone impegnato nel libertinismo. Nel 1719, il duca di Wharton (1698-1731) fondò a Londra un «Hell Fire Club» (Club del Fuoco dell’Inferno). Sembra che un editto reale del 1721 pose fine a quel “club” scandaloso, ma ciò non impedì al duca di Wharton di essere eletto nel 1722 Gran Maestro della Gran Loggia di Londra , e addirittura di venire raffigurato (come Gran Maestro in carica) sulle prime Costituzioni massoniche della nuova Gran Loggia di Londra, quelle del 1723, attribuite al pastore James Anderson . Nel 1723, Wharton fondò un altro Hell-Fire club. Nel 1735, circa, Richard Parsons, conte di Rosse, fondò il primo Hell-Fire Club in Dublino (Irlanda). Parsons fu Gran Maestro della Gran Loggia d’Irlanda nel 1725 e nel 1730. Ovviamente, i Massoni affermano che gli Hell-Fire Club non ebbero nulla a che fare con la Massoneria, che Wharton e Parsons non ebbero alcuni influsso sulla Massoneria… È strano che i massoni si sforzino di sostenere che gli Hell-Fire Club non praticavano affatto satanismo, messe nere, magia… ma solo eccessi sessuali e alcolismo… Il satanismo degli Hell-Fire Club sa-rebbe solo una… leggenda urbana ? Ma tali “difese” massoniche (veramente “leggendarie”) non convincono. Perché tanta “premura” massonica a staccare satanismo da Hell-Fire Club?
Nel 1732 a Londra è pubblicata la versione inglese di Disserta-zione filosofica sulla Morte (A Philosophical dissertation upon De-ath) del conte Alberto Radicati di Passerano (1698-1737), anticle-ricale e deista già funzionario presso la corte di Savoia. Quella Dissertazione è un’opera improntata a naturalismo e materialismo, in cui il conte Radicati esalta (come cose proprie della “Natura”): la morte, l’adulterio, la sodomia, i sacrifici umani . Quella “disserta-zione” satanica sulla morte è stata tradotta in inglese dal poligrafo e massone Joseph Thomas, amico del Radicati .
L’immoralismo satanico del Radicati (del Thomas), degli Hell Fi-re Club inglesi settecenteschi e di Sir Dashwood, prosegue in un noto esponente radicale del tardo illuminismo francese, ossia il marchese Donatien Alphonse François De Sade (1740-1814), il quale nelle sue opere immonde fa l’apologia delle perversioni e in-versioni sessuali, della sodomia, della morte, dell’omicidio, del sui-cidio, ecc. . In effetti, proprio il De Sade si diletta a descrivere anche Messe Nere nel corso delle quali avvengono profanazioni eucaristiche e orge sessuali . Erano solo romanzi? Curioso nota-re che il De Sade probabilmente era massone . La sua iniziazio-ne massonica è controversa, ma è ammessa da testi massonici. Sembra che sia stato iniziato nella Loggia parigina delle “Nove So-relle”, loggia culturale (filo-americana ed illuminista) del Grand O-rient de France. Di recente, il website del Grand Orient de France sembra propenso ad ammettere che De Sade possa essere stato massone. Indizio di ciò può essere anche l’indulgenza con cui il website del GOdF tratta il De Sade: le opere del De Sade tratteg-giano ambienti “neri” con racconti su donne seviziate, racconti che tutto sommato – precisa il website massonico – facevano piangere lo stesso autore… . In effetti l’ambiente massonico (inglese o fran-cese…) può essere propizio a forgiare gli animi in simili trasgres-sioni (orge, messe nere…). Attraverso il mètadogmatismo filosofico, la magia rituale, la morte mistica del Maestro Massone, l’unione ritua-le degli opposti (Vita-Morte, Cielo-Inferi, Bene-Male…), la Massoneria trasmette, indubbiamente, una “filosofia” della trasgressione che può tradursi in prassi…
La “gnosi” della trasgressione (= andare oltre…) è già in nuce nella leggenda massonica di Hiram. Al Terzo Grado di Maestro, nella Loggia (che per i Massoni è luogo sacro) deve essere attuato l’omicidio simbolico del candidato… La Loggia dei Maestri riattiva il mitico delitto di Hiram, l’omicidio simbolico e la putrefazione inizia-tica (ossia morte-rinascita mistica) del neo-Maestro… I Maestri di Loggia vengono (simbolicamente) a contatto con il corpo putrefatto di Hiram… Hiram, secondo i rituali massonici anglo-francesi del sec. XVIII è sepolto nel Sanctum Sanctorum del Tempio salomoni-co… Tutto ciò era una trasgressione della Legge ebraica… .
C’è poi la trasgressione della legge ecclesiastica che, sin dal 1738, fa divieto ai Cattolici (chierici e laici) di far parte della Loggia Massonica… Osservo che la mistica massonica della trasgressio-ne richiama quel misticismo nichilista, libertino e gnostico di Jacob Frank (1726-1791), il quale “abbagliato” dallo «splendore luciferi-no», teorizzò la discesa iniziatica nell’Abisso, e intese la «vita» come perenne «processo di distruzione» (morte-vita-morte…) .
Come nel secolo XVIII, così anche oggi, in molte logge inglesi, al centro del pavimento o tappeto di Loggia (a scacchi bianchi e neri) è raffigurata «the Blazing Star, or Glory in the Centre» (Stella Fiammeggiante o Gloria nel Centro) simbolo luminoso della Pre-senza Divina nella Loggia massonica, che i Massoni collegano vo-lentieri con la Shekinah ebraica (cioé la Presenza di Dio nel suo popolo Israele) e con la Divina Provvidenza cristiana . Il pastore anglicano George Oliver (1782-1867; UGLE, 33°) ha scritto che la Stella Fiammeggiante («Blazing Star») a 5 punte (pentagramma), importante simbolo massonico, è il simbolo del Cristo Redentore e anche del Grande Architetto dell’Universo; tale Stella è detta an-che Stella del Mattino («the Morning Star») .
Ora, secondo la tradizione massonica, le tessere bianche e ne-re del suddetto pavimento massonico rappresentano il Bene e il Male, i vizi e le virtù diffusi sulla terra. Quindi il Pavimento di Log-gia rappresenta la Terra… e quella Stella Fiammeggiante (simbolo massonico del GADU e del Sole, illuminatore e vivificatore) al Cen-tro del Pavimento a scacchi (dunque giù in terra, verso il basso…) sarebbe, di per sé, al Centro della Terra… e richiamerebbe, logi-camente e localmente, più gli Inferi che il Cielo… Anche al Terzo Grado, l’attenzione dei Massoni è rivolta verso il Pavimento, verso la Terra, su cui è adagiata la bara o lenzuolo funebre dove il mas-sone sarà disteso per rappresentare la sua simbolica discesa agli Inferi…
Pertanto, mi sembra che la Stella Fiammeggiante (o Stella del Mattino) dei Massoni posta sul Pavimento di Loggia richiami più il Lucifer di dantesca memoria (che è al centro della terra) piuttosto che il Nostro Cristo che è in Cielo. Nella Liturgia cattolica pasqua-le, nell’inno dell’Exultet, il Cristo Risorto è chiamato 2 volte «luci-fer» , tradotto nella versione italiana come «stella del mattino». I Massoni “cristiani” (come Oliver 33°) sanno giocare ambiguamente sui nomi… Ma sia ben chiaro che, oggettivamente, il «Cristo»-«Stella del Mattino»-«Lucifer» dei Massoni cristiani appare come un Maestro esoterico-iniziatico, che gradisce la magia rituale della Loggia massonica. Pertanto quel Christus-Lucifer osannato dai Massoni “cristiani” non è il Vero Cristo che è invece quello del Dogma cattolico.
Altrove ho mostrato che la sedicente fede cristiana di Oliver e il suo tentativo di conciliare Cristianesimo e Massoneria devono es-sere compresi nel clima gnostico-esoterico che costituisce il DNA della Massoneria inglese regolare e tradizionale . Il cristianesimo del massone Oliver 33° è gnostico. Egli afferma che i Massoni de-vono saper celare i loro segreti ai profani e che ogni profano è in uno stato di tenebre ma l’iniziazione massonica gli dà la Luce e la Conoscenza. Oliver afferma che il Serpente è un legittimo simbolo massonico di sapienza ed indica la Caduta in Adamo e la Reden-zione in Cristo. Oliver sa bene che gli Gnostici veneravano il Ser-pente della Genesi (Ofiti) come simbolo del Cristo Redentore o Cristo-Spirito. Il simbolismo del Serpente esprime sia Satana che Cristo . Ancora l’Unione degli Opposti…


3.2. Alti Gradi massonici: RSAA, Massonerie “cristiane”

Negli Alti Gradi, i Maestri Massoni possono potenziare la loro co-noscenza e prassi esoterica. Tra i sistemi di Alti Gradi spicca il Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA) che, sicuramente compare negli USA, nel 1801, mentre, secondo la tradizione massonica, a-vrebbe già origine nel 1786 ad opera del Re Federico II di Prussia.
Nel 1733, si hanno testimonianze di incontri regolari di una «Scots Masters Lodge» (Loggia di Maestri Scozzesi) presso la «the De-vil’s Tavern at Temple Bar» in Londra. Si tratta probabilmente di Massoni “Scozzesi” non di nascita, ma di alto “grado” massonico. Dunque ciò potrebbe essere il primo riferimento della comparsa di Alti Gradi massonici “Scozzesi” (e quindi templari) in Inghilterra . E guarda caso… proprio alla Taverna del Diavolo…
Dai testi massonici che ho studiato (i Rituali di iniziazione e i commentari ai gradi del RSAA a cura di Salvatore Farina 33°, Eu-genio Bonvicini 33°, Rex Hutchens 33°, Angelo Sebastiani 32°, Ugo Poli 33°, Umberto Gorel Porciatti 33°…), risulta chiaro che nel RSAA italiano e anche in quello statunitense, il 30° grado insegna, di fatto, l’ostilità verso la Chiesa Romana e verso i suoi dogmi con-siderati come ostacoli alla tolleranza ed alla libertà di pensiero. Tra i simboli del 30° grado ve ne sono due particolarmente detestati nel corso dell’iniziazione: la tiara pontificia (ritenuta dai Massoni simbolo di tirannia religiosa) e la corona regale (ritenuta di Masso-ni simbolo di tirannia politica) . La gnosi (conoscenza) del tem-plarismo RSAA è ispirata al mondo gnostico-esoterico . Interes-sante notare che, oggettivamente, il Templarismo massonico (o neo-templarismo) attribuisce ai Templari proprio le dottrine ereticali (gnostiche) di cui essi furono incolpati.
Ancora oggi, il RSAA (fedele alle sue tradizioni…) insiste sul li-bero pensiero, sulla separazione tra Chiesa e Stato e sulla lotta all’influsso della Chiesa nella società .
Al 32° grado RSAA (Sublime Principe del Real Segreto), il massone è definito «Soldato della Vera Luce» e come tale deve combattere «la tirannia spirituale», la «superstizione» ed il «fanati-smo» . Durante la cerimonia di conferimento del 33° ed ultimo grado RSAA, nel Tempio c’è uno scheletro umano che regge nella mano sinistra lo stendardo dell’Ordine, cioè del RSAA, e nella ma-no destra un pugnale in atto di colpire, richiamo evidente (precisa il Rituale) alla punizione dei nemici e traditori del RSAA . Dunque il RSAA (simboleggiato dal proprio stendardo) è portato dalla Morte (simboleggiata dallo scheletro) ! Il Rituale al 33° grado (RSAA –Palazzo Giustiniani) pone un parallelismo tra la Morte e la Masso-neria: i teschi e le ossa ricamati sui paramenti del Tempio del 33° grado, rappresentano la Natura che si rigenera attraverso la Morte, e la Società che si rigenera attraverso la Luce Massonica! Nel “mondo” culturale massonico si sa bene che la Morte è associata al «Diavolo» ; ad ogni Maestro Massone (dal 3° al 33° grado RSAA) è facile comprendere che la leggenda di Hiram insegna che la Morte è via alla Vita, e il «principio dell’Universo» che pre-siede alla morte-rigenerazione del tutto è noto con vari nomi: «Shi-va», «Ahriman», «Satana»… . Il «principio distruttore» che me-diante la morte rigenera tutte le forme è rappresentato – spiega Porciatti 33° – dalla massonica Stella Fiammeggiante a 5 punte  (simbolo del «Fuoco», e dell’«Autocrazia intellettuale») la quale è rappresentata dal candeliere a 5 bracci sito presso il trono del Pre-sidente (SGC) del Supremo Consiglio del 33° grado RSAA .
I Maestri Massoni del RSAA sanno che il Grande Architetto dell’Universo può essere chiamato con vari nomi e anche con quello di «Shiva» . I Maestri Massoni, che seguono la gnosi alchemico-ermetica racchiusa anche nei Tarocchi, possono imparare, tra l’altro, la necessità della morte iniziatica, della congiunzione degli opposti e la bontà del «Diavolo» («Baphomet templare») inteso come «l’esistenza materiale, la corporeità, la terra madre, la pro-pria fisicità […] il veicolo per l’evoluzione interiore, il lasciapassare per il Cielo […] la porta per ottenere il Paradiso» .
Contrariamente a quanto asserito da alcuni studiosi (anzitutto dal massone inglese Ellic Howe), la magia non è coltivata solo da massonerie marginali (o “di frangia”). Purtroppo quella tesi di Ho-we è stata acriticamente accolta anche in ambienti cattolici.
Elementi cabalistico-alchemico-ermetistici sono più espliciti nei rituali iniziatici nel RSAA il quale, nel panorama massonico inter-nazionale, non può affatto esser annoverato tra le “fringe-Masonries”. Il RSAA è davvero una Massoneria di Alti Gradi, una vera élite spiri-tuale nel panorama della Massoneria mondiale.
Dall’analisi di varie fonti massoniche della seconda metà del seco-lo XX, risulta chiaramente che nel RSAA, l’interesse teorico-pratico alla magia, all’alchimia, alla cabala ebraica ed all’ermetismo non è af-fatto marginale... Il RSAA (in simboli, rituali ed esoterismo) è profon-damente caratterizzato dalle scienze esoteriche e magiche .
Il 28° grado RSAA, Cavaliere del Sole, contiene elementi di Cabala ebraica, Ermetismo, Alchimia . Al 32° grado (Sublime Principe del Real Segreto) ci sono espliciti riferimenti gnostici, al-chemici. Il rituale accenna a tre uccelli simbolici che alludono alla Grande Opera alchemica: corvo (morte)-colomba (rigenerazione)- fenice (natura rigenerata dal fuoco) . Al 32° RSAA è insegnato che il programma massonico è quello di condurre l’uomo alla rea-lizzazione della Grande Opera dell’Ermetismo, ossia la propria re-integrazione e trasformazione in Dio (o nel Divino) .
Il massone Fausto Di Palma spiega che «Il R.·.S.·.A.·.A.·. s’interessa quindi di tutte le più importanti tradizioni esoteriche e occultiste (salvandole anche da una possibile scomparsa), le or-ganizza e le rappresenta attraverso Gradi differenti e progressivi, le attiva con specifiche forme rituali» .
«[…] Il Rito Scozzese dà la possibilità ad una élite di aprire la porta, rivitalizzando la continuità con tutta la Tradizione occultista e misterica, con il fine di “perfezionare l’Uomo e condurlo al contatto cosciente con il Divino” e dando quale metodo la Ritualità degli Alti Gradi» .
Al 29° grado RSAA (Grande Scozzese di S. Andrea) vi è il rife-rimento al Baphomet “templare”: secondo alcuni un’immagine di un diavoletto bisessuale e cornuto, simbolo magico-panteistico della Natura . Secondo Bonvicini 33°, il Baphomet sarebbe simbolo della Sapienza, rappresentato dal doppio triangolo di Salomone (bianco e nero) iscritto nel serpente che si morde la coda, ossia «l’Uroboros gnostico», o «il Serpente Gnostico» .
Secondo massoni “esegeti” del RSAA, il 30° grado Kadosh, gra-do templare ed alchimista , consente all’Adepto: di andare al di là degli opposti (Bene-Male…), di superare tutti i dualismi , di sco-prire che in effetti gli opposti sono due aspetti dell’Unica Realtà , di pervenire a Stati Superiori dell’Essere, di pervenire effettivamen-te alla propria reintegrazione nello «stato edenico» …
Il massone al 33° grado (soprattutto il Sovrano Gran Commen-datore del RSAA) può ben identificarsi con Ermete Trismegisto (il 3 volte 3); il massone del 33° grado entra nel Mondo delle Cause, si identifica con la Legge Universale, sparge la sua «Scienza Ini-ziatica» (occulta, magica, cabalistica, alchmistica, ermetica) . Il massone del 33° grado RSAA è l’«Uomo universale» o «Uomo tra-scendente», ha raggiunto Stati Superiori dell’Essere , la «Cono-scenza Suprema», la «Liberazione finale» o «Identità Suprema» , dunque, in pratica, è un dio!
Anche nel RSAA, tra i contenuti della Luce Massonica vi è l’interessante teoria della (Legge della) unione/armonia/equilibrio degli opposti Bene-Male [e vi sono massoni che logicamente ed esplicitamente includono anche Dio-Satana, o Dio-Lucifero, o Lucifero-Satana], Vita-Morte, Attivo-Passivo, Maschile-Femminile, Cielo-Terra [Cielo-Inferi], Spirito-Materia, Verità-Errore... queste coppie di opposti uniti inscindibilmente costituiscono l’Unica Legge dell’Equilibrio Univer-sale necessario alla manifestazione ed alla vita. Pertanto, se ne dedu-ce che tali opposti, in realtà, sono UNO, due aspetti (apparentemente opposti) della manifestazione dell’UNO, la Realtà Unica, l’Assoluto, DIO... . Tale Legge esoterica (Equilibrio-Unità degli Opposti) è il-lustrata anche nel simbolismo massonico del RSAA: l’unione di Squadra e Compasso, l’aquila bicipite metà bianca e metà nera del 30° grado, l’aquila bicipite (monocolore) del 33° grado RSAA, lo stesso numero 33°, il Delta dal 1° al 33° grado RSAA, le 11 Luci del Tempio del Supremo Consiglio del 33° grado RSAA…
Non è difficile concludere che tale monismo bipolaristico (o bi-polarismo monistico) suppone o conduce almeno ad una profonda ammirazione (se non ad un vero e proprio culto esplicito) verso quel personaggio che noi Cattolici chiamiamo indistintamente coi nomi di Lucifero-Satana-Diavolo-Serpente della Genesi... Inoltre nel campo esoterico-massonico, è possibile considerare Satana e Lucifero anche come due entità (simboliche o reali) distinte, per cui si può parlare di satanismo o luciferismo gnostico-esoterico, a se-conda che il singolo massone-esoterico abbia preferenza per il nome Satana o per Lucifero, a prescindere da come li si intenda (persona, simbolo di bene e/o male, principio divino da risvegliare nell’uomo, ecc.).
Il Cavaliere Kadosch [30° grado RSAA] è chiamato anche Cava-liere dell’Aquila Bianca e Nera. In questo titolo, come pure nel sim-bolismo (Aquila bicipite metà bianca e metà nera, l’impugnatura del pugnale rituale metà bianca e metà nera…) è adombrata la dottrina esoterica dell’unione degli opposti (bene-male, luce-tenebre…) .
La dottrina/legge [cabalistica] dell’Armonia/Equilibrio degli Op-posti è chiaramente presente anche al 32° grado RSAA . Essa è più chiaramente illustrata anzitutto da Albert Pike 33°( ) e poi da altri massoni del RSAA, es.: Henry C. Clausen 33°( ), Rex Hu-tchens 32°( )... Essi spiegano che questa dottrina [ispirata alla Cabala ebraica] costituisce il Segreto Reale a cui perviene il mas-sone del 32° grado RSAA: è la Legge dell’Equilibrio Universale degli Opposti [rappresentata da simboli massonici, quali la Bilancia, il triangolo, squadra e compasso...]: bene-male [Cielo-Inferi, Dio-Diavolo], luce-tenebre, attivo-passivo, maschile-femminile, amore-odio, verità-errore, giustizia-misericordia... costituiscono gli aspetti in-scindibili dell’unica Legge di Equilibrio che è in Dio, nell’Universo e nell’Uomo, per cui entrambi gli opposti sono necessari.
I Massoni degli Alti Gradi del RSAA possono giungere ad apprez-zare Satana o Lucifero, intendendolo in vario modo e ci sono precisi riferimenti al riguardo nella letteratura di membri del RSAA . I Mas-soni del RSAA possono arricchire la loro cultura e prassi esoterica consultando gli studi di Elifas Levi, Albert Pike, Oswald Wirth, René Guénon, Giuliano Kremmerz, Francesco Brunelli, Julius Evola…
Dinanzi a questi elementi, non trovo nulla di strano che i Cavalieri Kadosch del 30° grado RSAA (tutti, o parte di loro) possano giungere ad “amare” Lucifero (Dio, Forza occulta, Angelo o simbolo razionalisti-co di Luce e Libertà, principio divino e luminoso nell’uomo…) fino a celebrargli un vero e proprio culto segreto. Si consideri che al 17° grado RSAA (in genere trasmesso a voce) la Parola sacra è «Abad-don» nome dell’«Angelo Sterminatore» di Apocalisse 9,11 (ossia l’Angelo dell’Abisso!). Tra le Parole Sacre del 29° grado RSAA (anch’esso gnostico-templare, come il 30°), troviamo «Ardarel» o «Ardael», che vuol dire «Angelo del Fuoco e della Luce» e «Moth», ossia «Angelo della Morte»… . Come intendono queste parole i Massoni? Angeli o simboli di qualcosa? Non importa, perché «Lucife-ro» può esser interpretato come essere personale o simbolo di Luce e Libertà… Al 30° grado (dopo l’abbattimento delle colonne del Tempio), si vede la figura del «Serpente Gnostico», simbolo dell’Evoluzione co-smica verso la Luce, sotto la guida della Massoneria RSAA . Il ser-pente gnostico può rappresentare l’Energia o Logos, attraverso cui l’Assoluto si manifesta nel mondo… .
A questo punto, non ritengo inverosimile che i Cavalieri Kadosch (sprezzanti dei dogmi ecclesiastici) possano giungere a procurarsi Ostie consacrate (forse attraverso qualche donna massona assai “pia” e “devota”?) … Nel rituale del 30° grado, il massone abbat-te le due colonne del Tempio, simbolo degli insegnamenti dogmati-ci… L’abbattimento delle colonne ribadisce ai Massoni il frequente insegnamento del RSAA, ossia «la massima liberalizzazione, menta-le e spirituale dell’uomo». Al massone è detto (al 30° grado) che il GADU (Grande Architetto dell’Universo= «Energia», «Logos»…) non può esser racchiuso in alcun Tempio… . Dunque – dal punto di vi-sta massonico –, come può il GADU essere racchiuso nel Tempio cattolico, nel Dogma cattolico (inclusi i dogmi dell’Incarnazione e dell’Eucaristia)? Ci sono tutti gli elementi illuministici-gnostici-esoterici per suggerire ai massoni del 30° grado il disprezzo verso il dogma eucaristico (e verso l’ostia consacrata?) che rientrerebbe in un cer-to senso nel simbolismo delle colonne del Tempio che pretende-rebbero di racchiudere il GADU… Per i Massoni è necessario ab-battere quelle colonne per giungere alla propria completa libera-zione mentale e spirituale. Non so quanti massoni se ne rendono conto, ma tali sono le logiche conseguenze delle dottrine contenute nei loro rituali del 30° grado.
Inoltre, non mi sorprende che i Cavalieri Kadosch (impregnati dello spirito di Lucifero) possano giungere a combattere ed eli-minare moralmente (anche fisicamente?) i loro avversari… Si ten-ga ben presente che i gradi del RSAA (es. al 4°-9°-30°-33°), attra-verso un gioco contraddittorio di rituali, leggende, simboli (pu-gnali rivolti e branditi verso l’alto, teste mozze di nemici, sangue, spade, scheletri, teschi…) insegnano oggettivamente la filosofia della vendetta, dell’omicidio , e della guerra a oltranza contro i nemici dei principi massonici (illuminismo, anticlericalismo, esoteri-smo magia, luciferismo...), princìpi che trovano nella Chiesa Ro-mana il principale nemico!
Nel Tempio del Supremo Consiglio del 33° grado RSAA (Palaz-zo Giustiniani) vi è il simbolo della Fenice rinascente dalle fiamme, «Emblema della Immortalità della Luce Massonica» (così dice il Rituale italiano del 33° grado RSAA)… Eugenio Bonvicini (GOI e 33° grado RSAA) spiega che quella Fenice è assimilata al Fuoco alimentato dallo «Zolfo Rosso dei Saggi», che rappresenta la «Rea-lizzazione Individuale». La Fenice rinascente dal Fuoco e nel Fuoco rappresenta l’Iniziato (il massone del 33° grado) che vive il pro-cesso continuo di «morte iniziatica» già cominciato nel Gabinetto di Riflessione in 1° grado di Apprendista (simbolica «discesa a-gli inferi»). Per illustrare il simbolismo ermetistico-alchemico con-tenuto nel RSAA, Bonvicini 33° si avvale degli studi del massone Oswald Wirth 33° (GLDF), in particolare de Il simbolismo ermeti-co . Wirth spiega che lo Zolfo rappresenta il «Fuoco realizzatore» o «ardore vitale» che è in ogni essere, «il principio costruttore», dunque il GADU di cui il massone è emanazione… Lo Zolfo è rap-presentato dall’Imperatore dei Tarocchi (Arcano Maggiore N° IV) .
Nella sua opera sui Tarocchi, Wirth spiega che il Fuoco interio-re vitale o Zolfo Rosso dei Saggi, corrisponde all’Arcano Maggiore N° 4 dei Tarocchi, ossia l’Imperatore che è «il sovrano tenebroso degli inferi», «il Principe di questo Mondo» a cui corrisponde – pa-role di Wirth – «il Grande Architetto dei massoni» . Wirth chiara-mente afferma che «il Principe di questo Mondo» è il «Diavolo» che figura esplicitamente come carta N° 15 degli Arcani Maggiori dei Tarocchi . Interessante notare che sul website del RSAA di Palazzo Giustiniani (www.ritoscozzese.it) vi è la foto dell’attuale (novembre 2006) Sovrano Gran Commendatore, Corrado Balacco Gabrieli 33° (e membro del GOI) che indossa una veste rituale co-loro rosso… lo Zolfo Rosso dei Saggi… il colore rosso che predo-mina nell’abito dell’Imperatore dei Tarocchi… .
Altri studi di alchimia sottolineano che il Drago che si mangia la coda (Ouroboros) è il simbolo dell’Assoluto auto-creantesi ed auto-divorantesi, simbolo dell’Unità degli opposti e della Materia Prima alchemica. Nell’Ouroboros vi è lo Zolfo Rosso e tale Zolfo è asso-ciato anche al «diavolo» e per gli alchimisti esso ha una «funzione illuminatrice», dunque è un «Lucifer»… .
L’Ouroboros è raffigurato sulla bandiera viola del Sovrano Gran Commendatore del Supreme Council 33° di Washington .
Il colore rosso, nella simbologia del RSAA, rappresenta il «Lo-gos, principio eracliteo di distruzione e creazione», «Fuoco eterno che dà morte e vita; fuoco distruttore ma anche animatore, che ri-corda la fenice, l’uccello che esce dalle fiamme per ricominciare una nuova vita». I Massoni sanno che il Fuoco e il colore rosso so-no anche simbolo di «sangue», «morte», «zolfo dei saggi», «Delit-to», «tenebre»… .
Insomma, sembra proprio che il vero Massone del 33° grado, come la Fenice rinascente dalle fiamme, debba bramare di vivere-morire-rinascere incessantemente nella Luce-Fuoco del Lucifero-Zolfo Rosso dei Saggi…
Alla luce di questi elementi comprendiamo meglio il carattere magico del Rituale iniziatico del 18° grado RSAA, Principe Rosa-Croce. Nel corso dell’iniziazione, il candidato è condotto innanzi ad una croce di legno sul cui centro vi è un coperchio a forma di rosa. Il Saggissimo (Presidente del Capitolo R+C) toglie il coperchio ed inserisce un legno (la «Pramantha») nel foro cilindrico posto al centro della croce. Lo sfregamento tra la Pramantha ed il legno della croce deve accendere il fuoco nella Pramantha. Ma è previ-sta anche una Pramantha avente lampada rossa per simboleggia-re il fuoco acceso… Quindi, il Presidente del Capitolo Rosa-Croce inneggia al «Fuoco» portato da «Prometeo» sulla terra… Fuoco chiamato con vari nomi: «Agni», «Ormuz», «Zeus», «Odi-no», «Osiris», «Jahwe»… tanti nomi che indicano il «Grande Ar-chitetto dell’Universo»… Fuoco che rappresenta «il principio di tut-te le combinazioni che si verificano nella natura, l’essenza del mo-vimento della vita e del pensiero, la Ragione…» . Il Saggissimo è dunque un portatore del Fuoco (piroforo) e della Luce (lucifero)!
In un libro de 1971, William Anceschi (massone del GOI, e del RSAA, membro della Chiesa Gnosica Italiana) afferma che «il Fuo-co», di cui si parla al 18° grado, è «il principio trasformatore e rigenera-tore che penetra tutte le cose» e «se si vuole andare più in là, si arriva all’interpretazione esoterica per cui il termine “Fuoco” corrisponde a quello di “Luce Astrale”, ben noto a tutti gli studiosi di Occultismo» .
Per illustrare l’autentico significato del Baphomet templare (immagi-ne raffigurante un caprone), Anceschi si appoggia all’autorità di «Elifas Levi, il grande rinnovatore degli studi occultistici in Francia» , il quale spiega che il Baphomet è solo «un simbolo della Natura Naturante, come la chiamerà Giordano Bruno, altro matire della scienza» .
Se poi andiamo a leggere l’opera Storia della Magia, di Elifas Levi († 1875), scopriremo che la «Luce Astrale» è «Lucifero», os-sia il «serpente edenico» (cioè il Serpente della Genesi), «chiave della magia nera», «Fiat Lux», «il grande agente magico»… .

Cosa dire poi delle cosiddette massonerie “cristiane” (ossia Corpi massonici di Alti Gradi sedicenti “cristiani”) sorte sin dalla metà del secolo XVIII e tutt’ora attive? Possiamo dire che esse costituisco-no una sorta di cristianesimo gnostico o gnosticismo cristianeg-giante, pregno di dottrine e prassi magiche, dunque incompatibili con la fede cristiana custodita dalla Chiesa di Roma. Offro alcuni esempi. In base a prove sufficienti, sappiamo che il RER (Rite E-cossais Rectifié), attivo nel mondo massonico regolare francese, in-glese e scandinavo, contiene non solo dottrine ma anche prassi di teurgia (ossia magia che pretende di agire sul mondo divino e ange-lico). Il RER vuole aiutare l’adepto massone a reintegrarsi nella condizione edenica anteriore della Caduta Primordiale . Vera magia… Nel deposito esoterico del RER, c’è il desiderio e il Lavoro teurgico volto alla riconciliazione di Satana-Lucifero con Dio… dunque l’Unione degli opposti (Cristo-Satana…).
La SRIA (Societas Rosicruciana in Anglia) è una società mas-sonica cristiana-rosacrociana riservata a MM della UGLE. La SRIA è intessuta nei suoi rituali di dottrine e prassi magiche. La Bibliote-ca dell’High Council della SRIA mette a disposizione dei suoi a-depti le opere di Elifas Levi, Aleister Crowley, Mme Blavatsky, Max Heindel, Dion Fortune , … i quali elogiano Lucifer, come agente magico universale, Portatore di Vera Luce, Liberatore dell’Uomo… . Nella Biblioteca dell’High Council della SRIA c’è anche il libro Fre-emasonry and Catholicism di Max Heindel il quale presenta la sua versione gnostica e rosacrociana del Cristianesimo. Heindel di-chiara di rispettare il Cattolicesimo ma ne rifiuta il contenuto dog-matico. Heindel dichiara di essere massone nel suo cuore ed elo-gia la Massoneria. Egli afferma che l’Hiram massonico discende da Tubalcain-Caino-«Samael», «the Lucifer Spirit». «Lucifer» è il Portatore di Luce ed energia impiantata in Caino e quindi nella sua discendenza che include i Massoni !
Il Rose-Croix, o Ancient & Accepted Rite, è la versione inglese del RSAA. Il 18° grado AAR è la versione cristosofica del mito di Hiram, ossia con riferimento alla morte-resurrezione di Cristo ma in un contesto rituale gnostico-esoterico e con riferimenti simbolici all’alchimia e alla cabala ebraica . Il Cristo del Rose-Croix non è il Cristo Risorto del dogma cattolico, ma è semplicemente un mo-dello gnostico-iniziatico per il massone. Non manca chi ha visto – a ragione – nell’iniziazione al 18° grado una sorta di liturgia neo-gnostica o neo-catara, per cui ci si chiede se il Cristo dei Rose-Croix non sia in realtà Lucifer, il Diavolo ! In tal caso, il rito inizia-tico Rose-Croix, con la sua Parola Sacra «ABADDON» (il nome dell’Angelo dell’Abisso infernale, secondo Apocalisse 9,11) con il suo scenario di morte simbolica-discesa nell’Abisso-resurrezione simbolica nella Camera Rossa (rosso sangue), non sarebbe affatto un rito cri-stiano (nel senso cattolico-dogmatico del termine) bensì un’esaltazione blasfema e camuffata (ma non troppo) del Principe dell’Inferno. È inte-ressante notare che anche i Massoni pseudo-cristiani del Rose-Croix o della SRIA possono giungere ad apprezzare e amare Lucifero-Serpente della Genesi. Alcuni casi emblematici: John S. M. Ward (U-GLE, SRIA, 18° grado Rose-Croix, Ordine Massonico dei Cavalieri Templari e di Malta) ha elogiato il Serpente della Genesi come bene-fattore dell’uomo, manifestazione necessaria di Dio… . William W. Westcott (SRIA, 30° grado Rose-Croix) era “discepolo” di Mme Bla-vatsky, collaborò alla rivista teosofica Lucifer, fondò un’ordine magico (Golden Dawn) ispirato alla Stella del Mattino ossia al «Lucifero» elo-giato da Madame Blavatsky .
Dal 1921, il Supremo Consiglio del 33° grado dell’Ancient & Accep-ted Rite (versione inglese del RSAA) per l’Inghilterra ed il Galles ha un suo proprio Capitolo (Chapter) in cui pratica il 18° grado Rose-Croix. Quel Capitolo, presieduto dallo stesso Sovrano Gran Commendatore (massima autorità dell’A&AR o RSAA), si intitola The Morning Star Chapter N° 33 (Capitolo La Stella del Mattino N° 33) . La Stella del Mattino fa parte del simbolismo massonico anglosassone. Nelle orga-nizzazioni iniziatiche, e tra i Massoni, si sa bene che la Stella del Matti-no si chiama anche «Lucifero» .


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